Ancora strafalcioni dai media italiani che dimostrano di non sapere nulla di informatica e di web ma, sopratutto, non fanno nulla per aggiornarsi.
La notizia è di pochi giorni fa: attacchi informatici contro siti web riconducibili a Silvio Berlusconi.
Fino a qui è corretta. Nulla da eccepire. Il problema, come sempre, nasce quando i giornalisti italiani devono dire da chi sono stati compiuti e siccome non c'è formazione, aggiornamento e - sopratutto - non ci sono giornalisti informatici nei giornali e nei media italiani allora l'errore è dietro l'angolo: gli autori degli attacchi sono i famigerati hacker (detto al singolare ma sarebbe hackers).
In realtà è molto molto probabile che detti attacchi, se mirati a limitare la navigazione in quei siti e ad impedire la diffusione delle informazioni del PDL ossia se l'attacco mira a rendere inutilizzabile e non navigabile il sito, è compiuto da un cracker o da un gruppo di crackers.
I giornali italiani continuano a dare informazioni su web in modo piuttosto superficiale. Basterebbe assumere un giornalista informatico. Una soluzione sin troppo semplice e sin troppo pragmatica.
Le differenze tra hackers e crackers le trovate in un articolo pubblicato qui su Web4Raw e dedicato alle figure del web (clicca qui per leggerlo).
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