Se sei un SEO Specialist non puoi non fare attenzione all'uso di software che rilevano la posizione di un sito nelle SERP di Google. 
Quale
SEO Specialist non ha mai avuto un cliente che gli abbia detto: "se cerco il mio sito su Google non mi trovo".
E' anche vero che
la maggior parte della gente non sa neanche come cercare e non sa che l'idea della "prima posizione" è tramontata da diversi anni. Spesso, purtroppo, questo non lo sanno neanche certi "guru" del SEO (non "della" SEO se non si vuole oltraggiare la lingua italiana).
I diversi comandi di Google, oltre ad altri dettagli tecnici, fanno sì che due computer collegati in internet mediante la stessa rete possano dare risultati differenti nelle SERP. Le
abitudini di ognuno, inoltre, influenzano i risultati per cui parlare di "posizionamento" assoluto di una pagina web nei risultati di Google è un po' come parlare del "sesso degli angeli".
Non per nulla
Google sconsiglia di fidarsi di quei SEO che "garantiscono" la prima posizione (è puro dilettantismo). Un vero SEO Specialist, infatti, sa bene che sono altri i dati da dover analizzare.
E proprio per
evitare che l'idea della posizione sia considerata vincente (ripeto che i dati da analizzare sono altri) Google, nelle linee guida del 2016, ha ribadito - non è una novità - che è vietato usare software che mediante
query automatizzate rilevano il ranking nelle SERP:
I termini di servizio di Google non consentono l'invio al sistema di query automatizzate di alcun tipo senza il previo consenso esplicito di Google. L'invio di query automatizzate consuma risorse e prevede l'utilizzo di software (ad esempio WebPosition Gold) per stabilire il posizionamento di un sito o di una pagina web nei risultati di ricerca di Google per varie query. Oltre al controllo del ranking, anche altri tipi di accesso automatizzato a Google senza autorizzazione costituiscono una violazione delle nostre Istruzioni per i webmaster e dei nostri termini di servizio.
Il discorso è chiaro: detti strumenti per query automatizzate possono portare alla
penalizzazione dei siti dei vostri clienti.
A voi la scelta.
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