Penguin non è il nuovo Google ma l'aggiornamento dell'algoritmo Panda. Panico nel web ma è ingiustificato.
Panico in rete. Paura nel Web. La maggior parte dei webmasters teme di subire un declassamento o una o penalizzazione da Google dopo il rilascio del corposo aggiornamento "Penguin". Aggiornamento all'algoritmo Panda e non un nuovo algoritmo. Sono due cose differenti.
Discordante anche il numero di elementi che hanno formato l'aggiornamento e questo la dice lunga su come Big G tenga nascosti i propri segreti e le proprie informazioni. Per qualcuno le release di Penguin sono state 53, per altri 52, per altri 50. Poco male. Un dato è certo: l'aggiornamento c'è stato.
Le crisi di panico sono assolutamente ingiustificate. Non è il primo aggiornamento a Google Panda. Solo nel 2012 di aggiornamenti ce ne sono stati parecchi ed è normale che accada. Il web è una specie di entità sempre in movimento, mai stabile, in continua evoluzione. Sperare in "posizioni" acquisite e immutabili è tipico di chi - di web - non capisce poi tanto. Il posizionamento organico o naturale dei siti web non è una scienza esatta. Bisogna sempre aggiornarsi.
Andiamo a Penguin.
Indice. Di sicuro è stato incrementato l'indice di Google: è cresciuto del 15%.
Penalizzazioni. Nota dolente per tanti webmaster. Google continua la sua lecita battaglia contro le tecniche di "web spamming" e di Black Hat Seo. Con Penguin saranno penalizzate ancor di più le tecniche di keywords stuffing (uso di testo e keywords nascosto) e link spamming (link nei contenuti ma non coerenti / pertinenti con essi). Non è certamente una novità che tutto ciò accada.
Il rischio maggiore per la penalizzazione, sembra, sia a carico di quei siti che fanno riferimento a sistemi di link building di scarsa qualità o a tanti scambi di link reciproci. Sono proprio curioso di vedere come si comporterà con i alcuni grandi siti che hanno migliaia di collegamenti link e che spendono considerevoli cifre in pubblicità. E' una mia peronale curiosità.
White Hat Seo. Se le tecniche applicate per il SEO dei siti rientrano tra quelle consentite, ossia del White Hat, non ci sono problemi e il panico è ingiustificato. Del resto il servizio che svolge Google è quello di offrire risultati di ricerca sempre più precisi, coerenti e pertinenti alle ricerche degli utenti. Per fare ciò deve ridurre il margine di errore e, dunque, è ovvio che tanti siti saranno penalizzati.
E' anche vero che siti che occupavano le prime posizioni nelle SERP, probabilmente, per mantenere i loro utenti dovrà fare ricorso a sponsorizzazioni e, magari, proprio ad Adwords. Qualche problema, ovviamente, ci sarà anche per tanti webmaster che dovranno cercare di spiegare ai loro clienti che Google ha aggiornato l'algoritmo e che i risultati di ricerca sono cambiati.
Cosa non fare. Evitare di avere nel web dei contenuti duplicati. Intanto fate come Web4Raw e usate il sito www.copyscape.com per verificare quali siti web copiano i vostri contenuti. Web4Raw ha inserito anche il bannerino del Copyscape e inserito il (c) Copyright su tutti gli articoli che sono a "Riproduzione riservata" (vietato copiarli e incollarli su altri siti).
Alcune release di "Penguin".
Nel complesso sembra che Google Penguin impatterà sul 3-5% delle query di ricerca. Dati che cambieranno in base alle realtà locali. Chiaro.
Queste le informazioni, più o meno, reperibili ad oggi su Penguin. In realtà bisognerà attendere per vedere i reali sviluppi.
Master
Nota: Google viene aggiornato tante volte. Ecco una mappa degli aggiornamenti